David Ciussi
In mezzo alle
parole, al riso e al pianto, sento la divina sinfonia
3ème Millénaire n.92 – Traduzione della
dr.ssa Luciana Scalabrini
La via dell’ascolto spirituale: il silenzio.
La via dell’ascolto che vi propongo non vi chiede di
reprimere i vostri sogni o di rinchiudervi nel mutismo. Essa non sostiene un me
reattivo che coglie tutte le opportunità per manifestare la sofferenza o
rifiutare la realtà del momento. No, essa incrementa la delicatezza e la parte
immacolata della vostra coscienza e permette alla vostra umanità di diventare sempre
più cosciente.
E’ un ascolto che emana dal silenzio, senza pregiudizio
mentale e senza rumore, senza pensiero inconscio, senza divieto automatico e
senza emozione o sentimento istintivo di abbandono.
Questa sublime intuizione è da incarnare perché divenga udibile nell’universo
relazionale e materiale attraverso la parola e la comunicazione, essa anima anche il silenzio gioioso dimenticando l’invadente me.
E’ molto strano, ma, quando si è questo ascolto silenzioso, si diventa il suo
movimento creatore, ben prima di un me reattivo, prima di tutto ciò che già
conosciamo, come un fiume che non è solo un volume di acqua, ma un movimento.
In quel movimento del silenzio, succede qualcosa di
paradossale: scoprite che quel silenzio d’origine spirituale è un suono, una
lunghezza d’onda, un puro potenziale creatore. Non è un vuoto, un niente senza
potere di contatto; è il movimento universale che dà nascita a tutti i suoni, a
tutti i rumori, a tutta la materia. Nessuna parola
umana è pronunciata se non a partire da quello. Ecco perché trovare quello
spazio in voi è primordiale e quando accedete a quel
movimento , ogni parola diventa secondaria, perché da allora non ci sarà
identificazione, attaccamento a idee e pensieri, ad atti ed emozioni che vi
attraversano, perché siete “non –localizzabili “ e al tempo stesso presenti.
Fate ingrandire le vostre “orecchie - cosmo”
Ma
per scoprire la qualità d’ascolto che viene dal silenzio, non si deve essere
preda di “radio sofferenza”, da quel mondo virtuale artificiale che ci astrae
dal presente vivo, che crea un modello astratto del reale. L’intenzione di
sintonizzarsi su “radio ascolto” è fondamentale per trovare l’unità e
congiungersi alla sorgente del pensiero che è Amore.
Essere all’ascolto, è aprire le nostre orecchie – cosmo, è
contattare l’intimità del nostro essere profondo per sentire pienamente ciò che
siamo davvero in mezzo a tutta l’esistenza., è fare il
gesto della pace in noi. L’apprendimento dell’ascolto cosciente in noi è
un’intenzione pura di accordarsi alla sinfonia divina che si esprime in ogni
tonalità verbale, onda particolare dove danza il ritmo del cosmo in mezzo ad una intimità non localizzata con la velocità della luce…
L’ascolto nella relazione con gli altri.
L’arte dell’ascolto si coltiva in un’energia non localizzata
e simultanea dove orecchie interne e esterne ascoltano
l’immaginazione creativa della divinità giocando a essere due umani…
Il processo misterioso della relazione è una sfida offerta
agli esseri umani : come vivere insieme e dunque come
fare consciamente la pace. La ragione per cui considero
la relazione misteriosa è che la comunicazione non è in sé innata, ma un
apprendimento simulato, a reinventare, con il piacere della scoperta.
Quando due persone si incontrano,
che lo vogliano o no, scambiano una quantità d’informazioni consce e inconsce
che determinano il loro comportamento o il loro giudizio. La risposta immediata
a quella interazione è una abitudine comportamentale
istintiva: vi sentite semplice e giusto, o vi devalorizzate o vi supervalutate
per compensazione. Allora che fare: fuggire su un’isola meditativa o fare della
relazione un’opportunità di conoscenza reciproca, questa è la sfida del nostro
secolo!
Nonostante Internet, siamo all’età della pietra della
comunicazione, però la vita ci obbliga a incontrarci e
a vivere insieme. Allora l’altro sarebbe la soluzione di un nuovo apprendimento
o è l’occasione di una nuova manipolazione? Si possono cambiare gli altri
mantenendo i nostri meccanismi di resistenza al cambiamento, imponendo le
nostre posizioni ,o apriremo una comunicazione
cosciente? Poiché la relazione non può essere evitata,
il rapporto con l’altro può adattarsi, come cambiare le velocità della propria
auto in funzione della pendenza? Si, regolare il proprio rapporto con l’altro è
comunicare verificando che l’altro abbia compreso e che anche voi siate stati
compresi.
L’ascolto giusto passa
dalla delicatezza del cuore, è un’intenzione volontaria di capirsi a vicenda.
Quando l’uomo è capace di contattare semplicemente la
corrente creatrice disponibile in ogni momento, tutto diventa semplice e
continuamente nuovo: si fonde naturalmente nel suo ambiente; il cuore e la mente
non si oppongono più, non c’è più entropia nella relazione tra sé e gli altri.
Comprendendo il movimento del proprio pensiero, si diventa lucidi, calmi,
semplici e realisti. Si osserva e si sa ascoltare come un bambino aperto e
recettivo.
Comunicare con l’altro dà molta soddisfazione e pienezza.
Le mie esperienze e gli incontri coi
malati nelle associazioni di cure palliative mi hanno consentito di affinare e
incorporare il potenziale d’amore
infinito; stabilito in un silenzio interiore in unità con un’altra persona, ci
si sente più vicini a lei che al proprio respiro; è un sentimento sottile di
riconoscimento, come entrare in comunione con la bellezza di una nascita.
Quella qualità di percezione dell’unicità dà un senso di appartenenza
e di fiducia che arricchisce la vita e le nostre due presenze. Al di là del messaggio immediato della persona, chiunque
essa sia, l’Universale misterioso e nascosto si svela. Si crea un’intima
comunione nello scambio di parole; le nostre due diversità si fondono nello
stesso cuore. Non c’è più l’altro; c’è un benessere essenziale, prezioso e
sacro, di sentirsi in contatto con ciò che è universalmente vero.
Come nell’incontro
dei raggi del sole con i vetri cattedrali, c’è del
sole, della bellezza, del sacro. Ogni incontro è vissuto al fiorire
dell’emozione pura, essa rivela le leggi dell’anima umana, nascoste e ordinate
dall’impensabile mistero che riunisce l’uomo, la terra
e l’universo in un tutto.
Allora, in un mistero inaudito l’armonia dell’incontro si
accorda, imprevisto e sempre nuovo. E’ come se la libertà si liberasse,
diventando udibile, trasmissibile e feconda. E’ come se quell’essere
ascoltato si dicesse: “Qualcuno mi ascolta finalmente, qualcuno mi rispetta e
mi ama come sono”. Allora quell’umano rivelato diventa più aperto al processo
di scambio. E’ stupefacente osservare il lasciar andare mediante l’amore…i
sorrisi di chi è ascoltato e le parole di saggezza che
esalano e proliferano nell’incontro del giardino della bellezza originale.
E’ la nascita dell’uomo liberato;
libero di essere silenzioso e di ascoltare l’altro
senza giudizio.
Libero di parlare vero senza trasformare
il
puro silenzio.
Libero di dialogare in una dinamica
relazionale nuova in cui
l’altro
diventa anche la soluzione.
Libero dalle reazioni meccaniche e istintive.
Libero di realizzare il potenziale infinito della vita.
Felice di ascoltare il suono primordiale
del
silenzio creativo.
Felice di ascoltare la sinfonia delle parole
che
dà al divino il piacere di ascoltarsi.
E’ con questa semplice comprensione gioiosa che sono uscito dalla mia solitudine azione – reazione per
diventare un Nuovo essere umano senza frontiere.